Villa Rospigliosi a Spicchio: il fascino di una residenza nobiliare
La Villa Rospigliosi a Spicchio, a due passi dal centro di Lamporecchio, è ambita scenografia di odierni matrimoni, grazie alle bellezze dell'edificio e del giardino antistante: carica di storia, si configura come una delle residenze nobiliari più famose di tutta la Valdinievole e del Pistoiese.
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Pescia e i suoi tesori - parte seconda
Parlare di Pescia non sembra, ma richiede tempo e molto spazio. Proprio per questo riprendiamo oggi il discorso interrotto qualche settimana fa, quando introducemmo questo argomento. Quindi la domanda, alla quale in parte abbiamo giá risposto, sorge spontanea:
Cosa c’è da vedere a Pescia?
Oltre alla Cattedrale di Santa Maria Assunta - sicuramente uno dei luoghi più rappresentativi di questa cittadina, da sempre considerata il capoluogo della Valdinievole - e alla chiesa di Santa Maria Maddalena di cui abbiamo già parlato, tanti altri sono i beni culturali che non possono mancare in un itinerario di visita degno di questo nome.
Uno di questi è senza dubbio l’Oratorio di Sant’Antonio Abate, vero e proprio capolavoro della pittura a fresco medievale.
La facciata dell'Oratorio di Sant'Antonio Abate (Fonte: Clara Begliomini)
Pescia e i suoi tesori - parte prima
Passare in rassegna il patrimonio storico-artistico e architettonico di Pescia può risultare un'impresa assai ardua; questo a causa principalmente della sua ricchezza, che vede nel centro della cittadina e non solo un fiorire generoso di chiese e monumenti, tutti allo stesso modo interessanti e importanti. Per cominciare a conoscere più nel dettaglio il capoluogo della Valdinievole – solo in apparenza centro secondario della provincia pistoiese - può essere fondamentale considerare la Cattedrale, punto di partenza del nostro percorso e di ogni descrizione che si rispetti.
Una vista sulla Cattedrale di Pescia, grandiosa con il suo campanile (Fonte: Clara Begliomini)
Il Museo della Carta di Pescia: testimone di una tradizione millenaria
Il ciclo produttivo della carta è un procedimento molto elaborato e antichissimo, che venne sperimentato per la prima volta in Cina; la prima fase di questo ciclo consisteva nella raccolta di panni di lino, cotone, lana e canapa, che venivano accuratamente selezionati e ridotti in brandelli per poi essere buttati nelle pile sfilacciatrici. Queste pile non erano nient'altro che delle grandi vasche dove un sistema di martelli di legno altrettanto grandi dotati di dentellature di bronzo riducevano questi stracci in una poltiglia, attraverso il loro movimento ritmico.
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Pescia e la sua storia, fin dalle sue origini
Le origini di Pescia – il cui nome deriva da un toponimo longobardo che significa torrente o rivo - sono molto antiche, tanto antiche che anche il Repetti ne parla, descrivendone le sue qualità paesaggistiche e naturalistiche, immersa com’era (ed è tutt’oggi) tra i colli della Valdinievole. Il territorio di quella che potremmo definire il capoluogo della Valdinievole occupa infatti la parte nord-occidentale della vallata, ed è caratterizzata da una morfologia in prevalenza montuosa e collinare, solo in piccola parte pianeggiante.